Zorzi M., Guzzinati S., Tognazzo S., Fedato C., Orvieto E., Rugge M.
Convegno Nazionale GISMa
Finalborgo (Savona), 19-20 maggio 2016
Abstract
OBIETTIVI
Questo studio valuta l’aderenza al follow-up post-chirurgico delle pazienti operate per carcinoma infiltrante della mammella.
METODI
Sono stati considerati i casi di carcinoma mammario registrati in Veneto negli anni 2006-2009. È stata assunta come data di arruolamento quella di diagnosi/intervento chirurgico (se rilevato dalle SDO). Le informazioni sul follow-up (clinico e/o mammografico) sono stata ottenute dalle SDO e dagli archivi della specialistica ambulatoriale (disponibili fino a fine 2014). Lo stato in vita è stato verificato fino a fine 2014. L’aderenza al follow-up è stata valutata per anno di incidenza, età, cittadinanza, modalità di diagnosi (screening, non-screening).
RISULTATI
Sono state considerate 4416 pazienti, con un follow-up mediano di 6 anni. La percentuale di pazienti aderenti al follow-up è stata: II anno = 80.8%; VI anno = 75.6%; VIII anno = 73.3% (test per trend: p<0.0001).
L’aderenza al follow-up è stata maggiore nelle pazienti con diagnosi più recente (II anno: 78.8% vs. 81.7%; V anno: 77.4% vs. 80.9% rispettivamente per i casi del 2006 e del 2009).
A 8 anni dalla diagnosi/terapia, l’aderenza ai protocolli di follow-up era maggiore in fascia d’età 50-59 anni (83.6%) e minore in età >80 anni (27.5%).
Nella fascia di età 50-69 anni, l’aderenza al follow-up era superiore in pazienti con diagnosi posta in occasione di procedure di screening: II anno= 89.9% vs. 84.1%; VIII anno= 85.9% vs. 74.7%). L’aderenza ai protocolli di follow-up è stata simile nelle pazienti nate in Italia o fuori confine.
CONCLUSIONI
L’aderenza ai protocolli di follow-up post-terapia per carcinoma mammario decresce col passare degli anni dalla data di diagnosi/terapia. La più alta percentuale di non-aderenza è associata alle pazienti di età >80 anni, a 8 anni dalla diagnosi.
Le donne di cui risulta una diagnosi pregressa di tumore della mammella possono essere escluse dall’invito allo screening solo previa verifica dell’effettiva esecuzione del follow-up. I risultati ottenuti costituiscono indicatori utili alla programmazione e valutazione dei percorsi assistenziali.