Zorzi M., Guzzinati S., Tognazzo S., Bovo E., Rizzato S., Fiore A., Dal Cin A., Baracco M., Rugge M.

XX Riunione scientifica annuale AIRTUM

Reggio Emilia, 13-15 aprile 2016

 

Abstract

OBIETTIVI
Questo studio valuta l’aderenza al follow-up post-chirurgico dei pazienti con tumore invasivo del colon retto (C18-20).


METODI
Sono stati considerati i casi di tumore del colon retto registrati in Veneto negli anni 2006-2009. È stata assunta come data di arruolamento quella di diagnosi/intervento chirurgico (se rilevato dalle SDO). Le informazioni sul follow-up (clinico e/o colonscopia) sono stata ottenute dalle SDO e dagli archivi della specialistica ambulatoriale (disponibili fino a fine 2014). Lo stato in vita è stato verificato fino a fine 2014. L’aderenza al follow-up è stata valutata per anno di incidenza, sesso, età, cittadinanza, modalità di diagnosi (screening, non-screening).


RISULTATI
Sono stati considerati 4416 pazienti (follow-up mediano: 5 anni). La percentuale di aderenti al follow-up con esame clinico e/o colonscopia è stata: II anno= 65.3%; VI anno= 51.8%; VIII anno= 38.7% (test per trend: p<0.0001).
L’aderenza al follow-up è risultata maggiore nei pazienti con diagnosi più recente (II anno: 62.7% vs. 64.3%; V anno: 54.7% vs. 60.3% rispettivamente per i casi incidenti nel 2006 e nel 2009).
L’aderenza al follow-up era più elevata nei soggetti 50-59enni (II anno: 75.4% vs. 35.7% negli ultraottantenni; VIII anno: 52.6% vs. 7.5%), nei maschi (II anno: 66.8% vs. 63.2% nelle femmine; VIII anno: 40.5% vs. 36.4%).
Tra i pazienti 50-69enni, l’aderenza al follow-up era maggiore tra i casi di screening (II anno: 81.4% vs. 72.6%; VIII anno: 49.1% vs. 46.7%).
Infine, l’aderenza tra i nati fuori confine è risultata maggiore rispetto agli italiani al II anno (70.1% vs. 65.2%), ma inferiore al VIII anno (29.6% vs. 45.2%).


CONCLUSIONI
L’aderenza ai protocolli di follow-up per tumore del colon retto decresce col passare degli anni dalla data di diagnosi/terapia. Le più alte percentuali di non-aderenza sono associate ai pazienti di età >80 anni. I risultati ottenuti costituiscono indicatori utili alla programmazione e valutazione dei percorsi assistenziali.