Benazzato L., Fantin A., Fedato C., Guzzinati S., Zorzi M.

Congresso Nazionale GISCoR 2017

Cremona, 7- 8 novembre 2017

 

Abstract

OBIETTIVI
Definire il tasso di complicanze e di mortalità a 30 giorni dall’esecuzione della colonscopia nell’ambito dei programmi di screening colorettale in Veneto e identificare le variabili associate al rischio di complicanza.


METODI
Sono state incluse le persone sottoposte a colonscopia per positività al FIT dal 2002 al 2014. Le complicanze e la mortalità a 30 giorni dalla colonscopia sono state identificate analizzando le schede di dimissione ospedaliera (SDO). Le complicanze sono state classificate come segue: perforazione sospetta/sicura, emorragia, sindrome post-polipectomia, polipectomia complicata non altrimenti specificata (NAS), complicanza cardiovascolare, altro. Sono stati calcolati i tassi di complicanza e di mortalità, e tramite analisi multivariata sono state identificate le variabili associate all’insorgenza di una complicanza.


RISULTATI
Sono state incluse nello studio 117881 persone sottoposte a colonscopie di screening. Il tasso di complicanze è stato dello 0,42% (497 pazienti), così suddivise: emorragia 57% (281 pz), perforazione 13% (65 pz), sdr. post-polipectomia 5.4% (27 pz), polipectomia complicata NAS 12% (59 pz), complicanza cardiovascolare 9.9% (49 pz). I decessi a 30 giorni da una colonscopia per cause possibilmente correlate alla procedura sono stati 17 (1,44/1000).
Le variabili associate a rischio di complicanza sono state: colonscopie di completamento rispetto a prime colonscopie (p=0.026), età avanzata (p=0,005), mancato raggiungimento del cieco (p<0,001), presenza di procedure operative (p=0,001), diagnosi di adenoma/carcinoma (p=0,001).


CONCLUSIONI
Il tasso di complicanze e di mortalità degli screening in Veneto è relativamente basso e paragonabile ai dati di letteratura. Le SDO sono una utile fonte di segnalazione delle complicanze della colonscopia.