Vicentini M., Mancuso P., Carretta E., Mangone L., Zorzi M., Giorgi Rossi P., “Studio Impatto” Working Group.
XXI Riunione scientifica annuale AIRTUM
Catanzaro, 5-7 aprile 2017
Abstract
INTRODUZIONE
L'aumento della sopravvivenza in Italia dal 51% del 1990-1992 al 64% nel 2005-2007 è plausibilmente associato a una distribuzione più favorevole di stadio alla diagnosi, grazie alla diffusione dei programmi di screening. Nonostante lo screening sia un Livello Essenziale di Assistenza, in Italia vi sono ancora aree geografiche dove non è attivo.
OBIETTIVI
Valutare l’impatto dello screening sulla distribuzione per stadio a livello di popolazione confrontando le proporzioni degli stadi alla diagnosi in base alla storia di screening individuale: invitati, non invitati, rispondenti, non rispondenti.
METODI
11663 soggetti con cancro del colon-retto (CCR) sono stati estratti dal database “studio IMPATTO”, che contiene i casi diagnosticati tra il 2000 e il 2008 in età compresa tra 50-72 anni nelle popolazioni delle aree coperte da screening biennale con test per il sangue occulto: Sondrio, Biella, Milano, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Firenze. Sono stati costruiti modelli logistici multinomiali per stimare la probabilità che un tumore incidente sia stadio I, II+III o IV, aggiustando per età, sesso, area geografica e anno di incidenza. Sono riportati i Relative Risk Ratio (RRR) di stadio I vs. II+III e stadio IV vs II+III per i seguenti confronti: non-invitati vs. invitati, rispondenti vs. non rispondenti.
RISULTATI
5965 cancri erano in soggetti non invitati, 5698 in soggetti invitati, di cui 3463 rispondenti. I soggetti invitati hanno un RRR= 2.04 (1.84; 2.46) di stadio I, e un RRR= 0.77 (0.69; 0.87) di stadio IV rispetto ai non invitati. I rispondenti hanno un RRR=3.30 (2.85; 3.82) per lo stadio I, e per lo stadio IV un RRR=0.46 (0.38; 0.55) rispetto ai non rispondenti.
CONCLUSIONI
Il confronto invitati vs. non ancora invitati equivale a un’analisi intention-to-screen in un trial, infatti l’ordine temporale in cui lo screening è stato attivato nelle diverse aree è stato casuale. I soggetti invitati presentano uno stadio più precoce alla diagnosi ed una diminuzione dello stadio IV. L’effetto diventa maggiormente evidente nel confronto aderenti vs. non aderenti, che equivale a un’analisi per-protocol.